La digitalizzazione dell’economia, nei suoi più disparati settori, ha portato alla creazione e all’accumulo di grosse moli di dati dai quali si può estrarre un enorme valore, attraverso analisi avanzate o tecniche che da molti decenni ormai costituiscono il cuore pulsante dell’intelligenza artificiale.

Nonostante quest’enorme opportunità, secondo una ricerca di Gartner, fino al 2018 solo il 4% delle imprese aveva adottato l’intelligenza artificiale come meccanismo di creazione del valore. Nel 2019 la situazione è un po’ migliorata, per arrivare a una penetrazione del 14%, ma ancora si tratta di una goccia nell’oceano.

Le cause sono da ricercarsi in una scarsa disponibilità di piattaforme che offrano

  • una estrema interoperabilità con le differenti sorgenti di dati, e
  • una visione unificante dell’enorme varietà di tecniche che la disciplina offre, possibilmente specializzate per soluzioni specifiche per determinati segmenti di mercato.

Tali proprietà consentirebbero alle imprese di affrontare i propri casi d’uso con la tecnica più adeguata a partire da qualsiasi dato, minimizzando il rischio di adozione dell’AI.

LEONARDO SERVIZI ha sviluppato la piattaforma proprietaria A3I con la mission di contribuire a colmare questo vuoto, con particolare riferimento a quelle soluzioni che richiedono una risposta entro un tempo controllabile, come quelle che devono elaborare stream o dati provenienti da sensori IoT.

Architettura Concettuale della Piattaforma A3I

Le soluzioni verticali che finora sono state sviluppate riguardano i seguenti settori

  • Controllo accessi e marcatura temporale con tecniche biometriche
  • Videosorveglianza intelligente con ricezione di alert e notifiche avanzate da parte dei clienti
  • Asset Allocation per sintesi di portafogli a gestione passiva
  • Trading Automatico per portafogli a gestione attiva

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